COS’È LA TOSSE
La tosse non è una malattia , ma un fisiologico meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio finalizzato a mantenere libere le vie aeree da secrezioni in eccesso e materiale estraneo accidentalmente inalato.
TUTTAVIA
Quando la tosse è violenta, stizzosa, persistente e del tutto inutile, si trasforma in un sintomo estremamente fastidioso che interferisce con la nostra qualità di vita e può disturbare il sonno.
COME VIENE CLASSIFICATA LA TOSSE
TOSSE ACUTA: dura meno di 4 settimane. Alcune forme di tosse di natura virale o batterica (pertosse) possono occasionalmente protrarsi oltre le 4 settimane.
TOSSE CRONICA: persiste oltre 8 settimane.
Utile poi ai fini diagnostico-terapeutici è la distinzione in:
TOSSE GRASSA O PRODUTTIVA: è associata a presenza di secrezioni (catarro) più o meno abbondanti. Ha il compito di favorire la fuoriuscita del catarro.
TOSSE SECCA: è priva di secrezioni e di solito.
LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DI TOSSE ACUTA
Tipica della stagione fredda, è dovuta principalmente a banali infezioni del tratto respiratorio superiore (raffreddore, riniti, sinusiti, laringiti, tracheiti, influenza, ecc.).
Nell’ 80% dei casi l’origine di questa tosse è virale (inutile l’uso dell’antibiotico), nel 20% batterica.
Può tuttavia essere la spia di patologie più gravi come: polmonite, embolia polmonare, inalazione di corpo estraneo, broncopneumopatia cronica riacutizzata (BPCO).
ATTENZIONE rivolgersi subito al medico se associata a:
- Emoftoe (sangue nell’espettorato)
- Dispnea (fatica a respirare)
- Febbre elevata Dolore toracico
- Cianosi (mucose bluastre)
- Tachipnea (respiro frequente)
LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DI TOSSE CRONICA
La tosse cronica riconosce moltissime cause, non tutte di origine polmonare e talvolta coesistenti.
Le più frequenti: asma, bronchite cronica, bronchiectasie, TBC, fibrosi polmonare, pleuriti, tumori polmonari, BPCO, sinusite e laringite croniche, reflusso gastro-esofageo, disfagia, insufficienza cardiaca, uso di farmaci (es. ACE-inibitori).
Nei soggetti non fumatori, che non assumono ACE-inibitori e con RX del torace normale, asma, reflusso gastro-esofageo e gocciolamento retro nasale sono le tre cause più frequenti, fino a circa l’80% dei casi. Anche in assenza di sintomatologia gastrica il reflusso gastro-esofageo può essere responsabile di tosse.
TOSSE DI ORIGINE IGNOTA
(tosse idiopatica)
Quando l’origine della tosse cronica rimane sconosciuta, la tosse è definita “idiopatica”: interessa circa il 25-30% dei pazienti e spesso viene erroneamente definita di “tipo nervoso”. La tosse di origine nervosa è in realtà assai rara nell’adulto ma è presente nel 5-8% dei bambini.
Recenti studi hanno proposto che la tosse idiopatica sia riconducibile a una Sindrome da ipersensibilità, si tratta di una predisposizione individuale del soggetto e dei recettori della tosse a reagire in modo esagerato a stimoli irritanti, infettivi, chimici e fisici. Questi pazienti solitamente lamentano tosse secca e stizzosa, associata a prurito in gola, talvolta scatenata dal parlare, dal ridere, dai cambiamenti di temperatura, da odori e profumi forti.
QUANTO TEMPO DOVREBBE DURARE LA TOSSE?
La tosse acuta che spesso accompagna le malattie invernali solitamente è ad andamento benigno, abitualmente si risolve nell’arco di 5-15 giorni.
In un 20% dei casi può però protrarsi fino a 8 settimane.
Quando una tosse ad insorgenza acuta è legata ad una malattia più grave, questa segue il decorso della malattia che l’ha provocata.
La tosse cronica, per definizione non scompare mai spontaneamente, tuttavia può essere guarita con il corretto trattamento della patologia che la sostiene.
ATTENZIONE: la tosse è fonte di contagio
Con un colpo di tosse escono dalla bocca circa 3000 goccioline di saliva, spesso infette. Per evitare di contagiare chi è vicino a noi è bene coprirsi sempre la bocca, quando si tossisce, con un fazzoletto o con la mano.
COME AFFRONTARE LA TOSSE
La terapia della tosse coincide con quella della patologia che l’ha provocata o con la rimozione dei fattori scatenanti (es. abolizione del fumo di sigaretta, uso antiacidi nel reflusso gastrico o broncodilatatori nell’asma, ecc). Si ricorre alla terapia antitussiva sintomatica per ridurre il disagio in corso di patologie benigne, in soggetti a rischio di complicanza o in assenza di causa identificabile o non trattabile (es. virosi respiratorie, fibrosi polmonari, neoplasie, ecc.) questa prevede due categorie di farmaci.
Sedativi: sono indicati nelle forme di tosse secca e stizzosa, agiscono inibendo il riflesso tussigeno. Essi comprendono farmaci ad azione centrale (oppioidi e non oppioidi) e ad azione periferica. Non devono essere utilizzati per la tosse produttiva.
Protussivi (o Mucoattivi): sono indicati nelle forme catarrali, facilitano l’eliminazione delle secrezioni dalle vie aeree. Essi comprendono farmaci mucolitici, mucoregolatori, espettoranti e mucocinetici.
AUTOMEDICAZIONE: non abusare dei farmaci OTC (farmaci da banco) e riferirne l’uso al medico curante.
ACCORGIMENTI DI ORDINE GENERALE:
- Abolizione del fumo
- Mantenere una buona idratazione bevendo molta acqua
- Umidificare bene gli ambienti domestici e lavorativi
- Eseguire vaccinazione antinfluenzale e antibatterica
AVVERTENZE NELL’USO DEI FARMACI
- Usare l’antibiotico solo su consiglio medico, nelle forme di tosse acuta stagionale sono quasi sempre inefficaci, possono avere effetti indesiderati e indurre farmaco-resistenze.
- Non utilizzare mucoattivi nei bambini sotto i 2 anni e sedativi della tosse nei bambini sotto i 6 anni.
- Attenzione all’uso degli oppioidi per i possibili effetti collaterali, soprattutto nei bambini sotto i 12 anni.
- Nelle forme di tosse produttiva evitare l’uso di sedativi ma favorire l’eliminazione delle secrezioni con farmaci protussivi.
- Nei soggetti diabetici evitare sciroppi contenenti zucchero.
COMPLICANZE DELLA TOSSE
Quando la tosse è violenta e persistente, interferisce con le nostre attività quotidiane e può essere causa di numerose complicanze.
Frequenti e meno gravi: dolori muscolari, stanchezza, mal di testa, incontinenza urinaria, vomito, insonnia, emorragia sottocongiuntivale.
Meno frequenti e più gravi: fratture costali, pneumotorace, aritmie cardiache, ernia inguinale, sincope, prolasso vaginale, parto prematuro, rottura di punti di sutura.
CONSULTARE IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE QUANDO:
- La tosse è particolarmente violenta e insistente
- La tosse perdura da più di 1 settimana dopo un’epidemia influenzale
- Nel fumatore la tosse cambia tonalità e caratteristiche rispetto al solito
- La tosse persiste in un paziente in trattamento con ACE- inibitori
- La tosse insorge soprattutto nelle ore notturne
- La tosse è associata a sintomi quali emoftoe
CONSULTARE IL PEDIATRA QUANDO:
- Il bambino ha pochi mesi e la tosse è molto violenta
- La tosse è improvvisa e c’è possibilità che il bambino abbia inalato un oggetto
- Durante un attacco di tosse le labbra del bambino diventano bluastre
- Il bambino respira rapidamente o con difficoltà
- La tosse causa dei rumori respiratori diversi dal solito (il bambino sembra che “abbai” o “fischi”)
- La tosse è accompagnata da febbre elevata o persiste oltre 2 giorni
OCCHIO ALLA TOSSE
Si tratta di un sintomo talmente frequente che troppo spesso finisce per essere minimizzato: in realtà è un campanello di allarme che se trascurato può riservare
spiacevoli conseguenze.
La brochure ha lo scopo di promuovere una maggior attenzione e sensibilità verso il “sintomo della tosse”, fornendo indicazioni e suggerimenti per un approccio consapevole al problema.